Due sono i dati di progetto che vengono forniti quando
si tratta di progettare una turbina e sono la portata massima che dovrà
elaborare e il salto netto associato a questa portata. Tuttavia questi due
valori non consentono di definire in modo univoco il tipo di turbina che deve
essere progettata ma richiedono la scelta da parte del progettista di un terzo fondamentale
parametro: il numero di giri.
Solo infatti dopo aver scelto anche il numero di giri
si può definire in modo univoco quello che viene chiamato numero tipico di macchina o velocità specifica.
Ma che cos’è il numero tipico di macchina?
Tralasciando la trattazione teorica sulla similitudine meccanica, vediamo di
spiegare brevemente di cosa si tratta.
Il numero tipico di macchina k si definisce come:
Dove
Q è la portata elaborata massima dalla turbina [m^3/s]
H è il salto netto alla portata massima della
turbina [m]
g è l’accelerazione di gravità (normalmente 9.806[m/s^2])
Questo parametro relaziona tra loro i dati
caratteristici di funzionamento della macchina e ha la peculiarità di identificare
famiglie di macchine geometricamente simili (e quindi in scala) aventi potenze
e dimensioni molto diverse tra loro ma con un'unica fondamentale caratteristica
comune: quella di essere l’unica famiglia in grado di sfruttare il salto
disponibile e la portata da elaborare con il più alto rendimento possibile.
Con un semplice calcolo è possibile quindi ricondurre
i dati caratteristici di funzionamento della macchina (H, Q ed n) ad un valore di
numero tipico che identifica univocamente il tipo di turbina più efficiente e
le sue dimensioni principali. Tutto questo grazie all’esperienza di
progettazione accumulata in più di un secolo di costruzioni idroelettriche e ad
eccellenti studi teorici che hanno consentito di sviluppare la teoria della
similitudine che sta alla base del numero tipico di macchina.
Questo però non significa che tutti i produttori di
turbine costruiscano la stessa macchina una volta determinato lo stesso numero
tipico. Una volta scelta la tipologia di turbina e definite le dimensioni
principali, ogni produttore ha sviluppato proprie geometrie e propri parametri
che differenziano le turbine in termini di funzionamento, affidabilità, costo ed
efficienza.
Negli anni sono state proposte molte definizioni del
numero tipico sviluppate da diverse scuole di progettazione. La normativa ha
provato ad uniformarle in un unico parametro ma di fatto nella pratica restano diverse
definizioni.
In HPP-Design utilizziamo il parametro k, visto sopra,
e nq:
Nel grafico si può notare come ad ogni valore di
numero tipico di macchina k (o nq) corrisponda una ben specifica
tipologia di turbina, ad eccezione di alcune zone di sovrapposizione in cui non
vi è un’individuazione univoca ma l’esperienza ha dimostrato come possano
adattarsi bene due diverse tipologie di turbine (Pelton/Francis e
Francis/Kaplan).
La domanda che nasce è: come viene usato questo valore
in via pratica?
Noto il salto e la portata, si fa uno studio
preliminare per definire il numero di giri adeguato. In questo studio si
prendono in considerazione alcuni possibili regimi di rotazione e si calcola il
relativo numero tipico a cui corrisponde una ben definita soluzione
progettuale. Si confrontano quindi tra loro le soluzioni possibili in termini
di rendimento, comportamento a cavitazione, dimensioni principali, etc.. e si
sceglie la soluzione che meglio si adatta alle specifiche di progetto. Fissato
quindi anche il regime di rotazione, a partire dal numero tipico che ne deriva si
sceglie la tipologia di turbina e si entra nel dettaglio della progettazione.
Hpp-design è proprio lo strumento che aiuta il progettista a fare la scelta preliminare confrontando questi elementi direttamente nella pagina di scelta. Provatelo!
Per informazioni contattateci qui oppure mandateci una mail qui, potete inoltre leggere le nostre FAQ. Hpp-design è in continua evoluzione e vi consiglio di registrarvi alla nostra newsletter qui per essere sempre aggiornati sulle nuove release.
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